L'armaiuolo
Il pittore
L'alloggio medioevale
Il forno
Il vasaio
Vasai e ceramisti costituivano una categoria a sé stante, numerosa e, pertanto, "politicamente" forte. Essi fornivano la totalità dei recipienti, a tenuta stagna, destinati al trasporto di liquidi alimentari. Era essenziale l'uso d'argilla caratterizzata da buona plasticità, sì da permettere un'efficiente lavorazione. Essa veniva prelevata, solitamente, presso gli argini del sottostante fiume Nera. Eliminate le impurità, l'argilla veniva lavorata a mano per plasmare la forma voluta. I vasi erano ottenuti facendo girare la materia prima su di un tornio spinto a piede. Sulla ruota del vasaio prendevano forma ciotole, piatti e vasi di differenti dimensioni. Altri lavori erano ottenuti comprimendo l'argilla dentro stampi di gesso o terracotta. Gli oggetti plasmati venivano poi lasciati asciugare in luoghi opportuni, vicino a fonti di calore. Si trattava di rudimentali essiccatoi ove il materiale modellato assumeva la solidità necessaria, per poi essere successivamente cotto nel forno. Nonostante gli accorgimenti molti lavori non riuscivano bene. I vasai, quindi, se ne liberavano col sistema più in uso: gettandoli in uno dei moltissimi canali e fossi.
Il decoratore
Lo speziale
La bottega dello speziale, ambientata nell’atrio di un’antica casa, è resa singolare dalla presenza di un antico pozzo, che un tempo era verosimilmente raccordato ad uno sfioro delle citate condutture della Formina, ed una scalinata che conduce ai piani nobili dell’abitazione. Appese alle pareti erbe aromatiche e medicamentose messe ad essiccare. In primo piano due banchi e diverse scansie: mortai, pestelli, bilance, ciotole e recipienti di vario tipo atti a contenere preparati semplici e composti in uso al tempo, prodotti diversi: dalla cera alle candele, dalle tinte usate dai pittori e dai tintori, ai dolci speziali e ai rimedi 'segreti' per curare i malanni.